Contrà Carmini nel XVII secolo: la Chiesa

Il visitatore che entra a Marostica da Porta Vicenza e guarda verso Nord, lungo la direttrice di Via S. Antonio, vede in alto sulla bianca scalinata la Chiesa dei Carmini, costruita tra il 1618 e il 1619 ad opera della Confraternita del Carmine, appena costituitasi con lo scopo di incrementare presso la comunità marosticana il culto della Beata Vergine del Carmelo. Il gruppo iniziale era di ben 36 confratelli, i quali, guidati dal priore Alvise Bertagnon, ricercarono i Sig. Francesco e Pietro fratelli Stroppari e il Sig. Epradalso Boscarino, che volessero donare ad essi certe muraglie poste in Marostica in Contrà della Ca’ Grande (Carmini)… e ad onor del Signore Iddio e della B.V. anno 1618 al dì 5 di Agosto diedero principio a fabbricare la Chiesa. Con pochi mezzi, ma con coraggio e tanta fede, la Chiesa fu costruita in breve tempo (inizio dei lavori 5 Agosto 1618 – fine dei lavori e consacrazione 11 Agosto 1619) e successivamente arredata e ornata con dipinti, marmi e stucchi, altari lignei finemente decorati e la statua della Vergine, oggetto di grande devozione popolare.

Le origini dell’Oratorio dei Carmini

Nel 1648, ad Ovest della Chiesa, in sua contiguità, fu eretto un Oratorio, come sede della Confraternita, luogo adatto alla preghiera, al canto e alle assemblee dei devoti interessati al mantenimento e all’incremento del culto e delle opere pie. Ciò è attestato da quanto ci tramanda Gio. Paolo Matteazzi nella sua Storia manoscritta di Marostica. Lo storico, che scrive agli inizi del XVIII sec. e che nel 1708 aveva 48 anni, ha sicuramente assistito ai primi decenni di vita di questo Oratorio, infatti testualmente afferma, parlando della vicina Chiesa del Carmine: “…Fabbrica bellissima d’un Oratorio a parte della suddetta Chiesa l’anno 1648”. In pochi anni la Confraternita si dette una solida struttura, anche economica, grazie soprattutto al lascito di Alvise Bertagnon, secondo Priore della Confraternita stessa (con suo testamento, 30 Aprile 1628) e un’organizzazione, tali da concorrere pubblicamente alla gestione del culto, non solo della Chiesa del Carmine, di cui era titolare, ma anche della Chiesa di S. Antonio Abate, quando nel 1656 il Convento francescano, annesso alla Chiesa, fu soppresso per decreto papale. Evidentemente la Confraternita del Carmine aveva i mezzi per sovvenzionare il clero officiante presso le due Chiese e in tal modo faceva valere la sua presenza e il suo ruolo nella comunità dei fedeli di Marostica.

La decorazione pittorica

Tra gli anni 1648 e 1657 venne eseguita la decorazione pittorica delle pareti e della volta dell’Oratorio del Carmine, come è testimoniato dall’eccellente recupero effettuato dallo Studio di Restauro della Dr. Alessandra Sella e Dr. Barbara D’Incau. Il ciclo pittorico, voluto e commissionato dalla Confraternita del Carmine, ha nel suo insieme un profondo significato religioso, in quanto si riferisce a una precisa simbologia legata alle Scritture, al messaggio cristiano e alla sua attualizzazione in epoca controriformistica: la volta con il cielo stellato, la SS.ma Trinità, la scena dell’Annunciazione, i quattro Evangelisti, gli Apostoli con i simboli del loro martirio, l’apparizione della Vergine a S. Girolamo e a S. Filippo Neri, scene che illustrano la vita di questi due Santi protettori della Confraternità del Carmine. Si tratta di un’ opera di indubbio valore storico-artistico, che potrebbe risalire a una bottega di pittori da fuori del Veneto. I dipinti sarebbero stati eseguiti a più mani e in tempi diversi tra il 1648 e il 1657.

La “Boiserie” lignea

Sui lati Ovest, Sud ed Est corre una boiserie in legno d’abete, del tutto originale, tranne i primi quattro pannelli della parete Est, a partire dalla grande finestra. Dopo l’accurata pulitura fatta dal Maestro Restauratore Leopoldo Costenaro, sono emersi a intervalli più o meno regolari dei nomi, scritti probabilmente ad encausto*, con cura calligrafica e in corsivo, dei confratelli che in un certo periodo hanno dato vita al Consiglio della Confraternita del Carmine. Era allora priore Dalla Zuanna Giovanni, il cui nome appare ben leggibile al centro della boiserie sul lato Sud, nel posto che doveva essere proprio del Capo, mentre a destra e a sinistra sono da individuare i nomi dei suoi diretti collaboratori: i consiglieri, i massari, i sindici, il cancelliere (al momento è quasi impossibile decifrarli). Degli altri nomi pochi sono leggibili (Merlo Bortolo, Merlo Giovanni, Malia Raffaele, Spagnolo Francesco, Costacurta Giovanni), alcuni addirittura si sormontano in duplice scrittura. E’ molto interessante il fatto che, in corrispondenza di alcuni nomi più o meno leggibili, si intravveda, scritto sotto, il ruolo ricoperto dal confratello interessato: maestro di novizi, corista (sulla parete Ovest), sagrestano, segretario dell’Oratorio (sulla parete Est). Encausto * = tecnica pittorica, in uso presso gli antichi, che adopera colori sciolti nella cera fusa e riscaldati al momento di dipingere.

Sodalitas Cantorum

Via Carmini, 6 – 36063 Marostica (VI)
Presidente: Avv. Teobaldo Tassotti

Per informazioni o qualsiasi altra richiesta in merito alle attività dell’Associazione, non esitare a scriverci.

Politica della privacy e sull’utilizzo dei cookies

La Chiesa e l’Oratorio dei Carmini: il libro

Ecco l’mmagine di copertina del volume presentato al pubblico sabato 23 novembre 2019, nella ricorrenza del 400° anniversario della costruzione della chiesa del Carmine (1619).

Cliccando sull’immagine di copertina avrete accesso ad un breve estratto di 5 pagine che Vi darà l’idea dell’altissima qualità dell’opera e del grande e paziente lavoro svolto per realizzarla. Il volume, nella sua totalità, conta ben 156 pagine.

Si tratta di un’opera meravigliosa e completa ove vengono raccontati la Chiesa e l’Oratorio dei Carmini, che rappresenta per i cittadini di Marostica uno dei beni più amati, e che il contributo di enti, associazioni, aziende e famiglie ha restituito in questi anni al suo antico splendore. Questa pubblicazione, ultimo atto di un progetto di valorizzazione portato avanti dai volontari di Sodalitas Cantorum, rappresenta una nuova occasione per far conoscere al mondo questo gioiello del XVII secolo, mettendo in luce la vitalità civile, religiosa, sociale ed artistica della Marostica del Seicento.

Siamo lieti di informarVi che il suddetto volume è in vendita al prezzo di copertina di € 25.

Per acquistarlo è sufficiente inviare una e-mail al Presidente della ns. Associazione, all’indirizzo albano.berton@alice.it